Autocostruzione: IN3LNC 

13/07/2012

Scopo di quest'intervista è stata quella di cercare uno dei nostri soci - non l'unico ma sicuramente un valido rappresentate - che potesse portare la propria esperienza sull'argomento "autocostruzione". Sempre presente presso la nostra Sezione, molti di noi si sono a lui rivolti per consigli pratici, dritte e qualche buon segreto, appoggiandosi talvolta alla ricca strumentazione del suo laboratorio. Sveliamo il nominativo estratto dal consueto "cilindro" ARITN che questa volta riporta IN3LNC Claudio!!


D: Ciao Claudio ... partiamo con la prima domanda e "partiamo" quindi dal tuo inizio nel mondo radiantistico ...

R: La mia licenza risale al 1969 ed il motivo che mi ha spinto a conseguirla è stato il fatto di aver studiato radiotecnica, l'aver frequentato un corso di radiotelegrafia durante il servizio militare, l'aver inoltre lavorato presso la Grundig, l'Augusta e diverse ditte in Trento come riparatore. All'età di 9 anni avevo costruito la mia prima "Radio a galena" e quindi la mia appartenenza alla schiera degli autocostruttori affonda la sua origine indubbiamente nel mio DNA. La passione per le radiotrasmissioni è giunta come naturale conseguenza. Avevo un libro del celebre autore Domenico Eugenio Ravalico sul quale ho visto le prime foto di apparati radio per onde ultracorte, così venivano allora definite le VHF, e lì fu amore a prima vista!


D: Quali settori HAM ti interessano maggiormente e quali meno?

R: La mia maggiore passione è certamente l'autocostruzione in 144 MHz, le riparazioni di RTX, la costruzione di amplificatori audio sia per l'ascolto quanto per gli strumenti (ex suonatore di chitarra, altra grande passione oramai  lasciata nel cassetto). Le cose che attualmente piacciono meno sono le riparazioni di radio e Tv commerciali perché non ho avuto modo di aggiornare ed adattare le mie conoscenze all'attuale tecnica, che nel frattempo si è molto evoluta, e perché si tratta in fondo di solo lavoro ... ma in assoluto a non piacermi sono i computer, verso i quali ho proprio un'antipatia "viscerale".


D: Abbiamo sempre sentito parlare del tuo "laboratorio": ci fai una descrizione?

R: Parlando del laboratorio direi che sono abbastanza contento di quello che possiedo, chiaramente se avessi maggiori disponibilità finanziarie sarebbe tutto da rifare! La mia maggiore passione, che è cresciuta e continua a crescere di anno in anno, è la strumentazione che mi ha permesso e mi permette di fare analisi, trovare guasti, autocostruire apparecchiature che senza di essa sarebbe impensabile poter fare. Nel mio caso ho ampliato gli orizzonti sia nella costruzione, ma soprattutto nella comprensione di fenomeni che NON trovano spiegazioni plausibili in nessun libro.

Analizzatore di spettro con relativo tracking, diversi generatori di segnali, oscilloscopi, misuratori di impedenza di vario tipo ed annata, misuratori di potenza di diversi modelli, frequenzimetri, uno speciale generatore di segnale a 10 MHz ultra stabile agganciato ai satelliti GPS che mi permettono una precisione di misura elevatissima, un ottimo misuratore automatico di rumore fino alle frequenza di 2 GHz sono una parte della strumentazione di laboratorio raccolta nel tempo a cui si aggiungono non so quante migliaia di componenti, resistenze, condensatori, transistor, ecc.. Impossibile elencare il tutto!

D: "L'autocostruzione": quante, quali, cosa significano per te ...

R: Le autocostruzioni? Sicuramente centinaia, non c'è posto per elencarle e per ricordare ... le riparazioni commerciali e radioamatoriali forse sono ancora di più. Sono circa 55 anni che faccio questo mestiere/hobby (per vivere ho fatto il bancario per 34 anni). Naturalmente ho costruito delle antenne, una è la copia della famosa Shark 20 elementi che Stefano IN3JJI mi lasciò copiare, altre antenne sempre per i 144 MHz e le ultime sono state 4 X 6 el. su progetto di DK7ZB che stiamo usando negli ultimi contest con il gruppetto di soci del Trento VHF Team, alcune antenne per le HF tra le quali una loop per i 40/80m di mia progettazione che funzionava abbastanza bene.
 
La mia migliore autocostruzione è un Transverter per i 144 MHz con relativo amplificatore da 300W che attualmente usiamo con successo durante i contest. Descrivo a grandi linee solo il transverter: Guadagno 17 dB, potenza uscita regolabile 0/15 W, figura rumore 1,45 dB, OIP3° circa +33dBm, IIP3° (per definizione) + 16 dBm, soppressione frequenza immagine circa 150 dB, conversione a 28 MHz. I dati e le misure sono stati verificati nel mio laboratorio, alcune parti del front-end sono state progettate da IN3HOG Giovanni, mentre tutto il resto è farina del mio sacco. Una particolarità assoluta è quella di aver inserito un filtro a 28 MHz, largo 2,4 KHz per filtrare i potenti segnali che si ricevono in contest, ed un particolare sintetizzatore/dds con elevata purezza spettrale al quale viene demandato il compito di VFO di conversione; credo sia unico nel suo genere con una dinamica totale transverter/ricevitore migliorata di ben 14 dB.
 
Una cosa che non ho ancora fatto e che certamente mi piacerebbe sviluppare è la costruzione di un impianto di antenne per uso EME (Terra-Luna-Terra).

D: Infine, come direbbe qualcuno ... "fatti una domanda e datti una risposta" ...

R: Vorrei sentirmi chiedere "Perché non hai studiato di più?". La mia risposta: "Oggi come oggi vorrei essere diventato un ingegnere elettronico ed aver lavorato nella grande industria" ... ma questa è un'altra storia.

 
 
Nulla di più da aggiungere sull'interessantissima intervista "tecnica" di Claudio; riportiamo a corredo le foto che ci ha trasmesso, ringraziando inoltre IN3JJI Stefano per la gentile collaborazione.
 

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